L’iniziativa nasce dal Rotary di Clusone (BG) in accordo con il CAI di Bergamo: consentire a tutti di percorrere un sentiero di montagna. Una sfida non facile, perché il bosco invade il sentiero con radici affioranti, sassi che si spostano per il meteo e il passaggio delle persone, rami che crescono e si allungano. E le persone che non vedono hanno bisogno di una pavimentazione liscia, senza ostacoli, senza imprevisti.
L’accessibilità che si poteva realizzare in questo contesto non è rappresentata da una completa autonomia, ma da una visita accompagnata consapevole e sicura, con una mappa all’inizio del percorso al passo della Presolana, che illustra il cammino, e una mappa in arrivo al rifugio “Carlo Medici”, che presenta l’area circostante. I tratti più difficoltosi sono attrezzati con battibastone e corrimano, per migliorare la sicurezza.
Lungo il sentiero una targa modellata illustra i fossili tipici della Presolana: una vera sorpresa scoprire che questa splendida montagna bergamasca possiede uno tra i più ricchi giacimenti minerari e fossili delle Alpi.